Silvia Giambrone
Silvia Giambrone è nata ad Agrigento nel 1981. Ha studiato all'Accademia di Belle Arti di Roma dal 2002 al 2006. Ha tenuto residenze in tutta Europa e negli Stati Uniti e ha ricevuto diversi premi negli ultimi cinque anni. Recentemente ha ricevuto il premio VAF, il più importante premio per giovani artisti italiani.
Attraverso l’utilizzo di diversi linguaggi – performance, installazione, scultura, suono, video – il lavoro di Giambrone, che vive e lavora tra Roma e Londra, esplora le politiche e le pratiche del corpo con una particolare attenzione alle forme più sotterranee di assoggettamento. La sua ricerca indaga la dimensione politica dell’intimità poiché essa è il terreno in cui si radicano le forze più misteriose di ognuno. Osservando con sospetto il rapporto tra le relazioni e gli oggetti, che si offrono sempre più come simulacri degli aspetti più reconditi delle dinamiche relazionali, il lavoro di Giambrone opera una ricognizione sul domestico e sulle sue tensioni più profonde. Ritiene infatti che la violenza sia un linguaggio e che proprio l’ambiente domestico sia il luogo in cui primariamente si venga addomesticati alla possibilità della violenza stessa.
Tra le sue mostre ricordiamo: Sexually Explicit Content, PAC, Milano (2023); You owe me one, Prometeo Gallery Ida Pisani, Milano (2023); Turning pain into power, Kunst Meran Arte Merano, Roma (2022); INTERTWINGLED – The role of the Rugs in Art, Craft and Design, La Galleria Nazionale, Roma (2022); Viaggio in Italia XXI, Casa di Goethe, Roma (2022); Certe Cose, Fondazione Nicola del Roscio, Roma (2022); Reclaiming and Making: Art, Desire, Violence, Museum Of Sex, New York (2022); Fighting Words, Prometeo Gallery Ida Pisani, Milano (2022); I say I, La Galleria Nazionale, Roma (2021); Hall of Shadows, commissionato da Mariagrazia Chiuri per la sfilata Dior FW2021, Reggia Versailles, Francia (2021); Mascarilla 19 – Codes of domestic violence, LOOP Festival, Fundació Antoni Tàpies, Barcellona, Spagna (2021); Orizzonti del Corpo, Palazzo da Mosto, Reggio Emilia (2021); Nobody’s room. Anzi, parla, Museo del Novecento, Milano (2020); Vaf Prize, Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto, Vaf Foundation (2019); Wall-eyes. Looking at Italy and Africa, Keynes Art Mile, Johannesburg (2019); Donne. Corpo e immagine tra simbolo e rivoluzione, Galleria d’Arte Moderna, Roma (2019); VII Premio Fondazione VAF, Stadtgalerie Kiel, Germania (2019); Italia. I racconti (in)visibili, Gyumri, Armenia, Styles Regional Gallery (2019); Italia. I racconti (in)visibili, Santiago del Cile, Museo Cultural Las condes, Cile (2019); Feminism in Italian contemporary art, Richard Saltoun Gallery, Londra (2019); Sovvertimenti, Museo Novecento, Firenze (2019); Il corpo è un indumento fragile, Museo Novecento, Firenze (2018); Young Italians 1968 – 2018, Italian Institute of Culture, New York City (2018); SHE DEVIL Remix, Museo Pecci, Prato (2018); Time is out of Joint, La Galleria Nazionale, Roma (2017); Corpo a corpo, La Galleria Nazionale, Rome (2017); Terra mediterranea: in action, NiMAC, Nicosia, Cipro (2017); Every passion borders on the chaotic, Museo Villa Croce, Genoa (2016); W Women in Italian Design, Triennale, Milano (2016); Archeologia domestica Vol. I, IIC, Colonia (2016); A terrible love of war, Kaunas Bienale, Lituania (2015); ‘Suite Rivolta’, Museu de Electricidade, Doclisboa’s Passages, Lisbona (2015); Critica in arte, Museo MAR, Ravenna (2014); Ciò che non siamo, ciò che non vogliamo, Museo MAG, Riva del Garda (2014); Mediterranea 16 (2013); Let it go, Accademia Americana, Roma (2013); Flyers, Oncena Biennal de la Havana (2012); Re-Generation, Museo Macro, Roma (2012); Moscow Biennale: Qui vive? (2010); Eurasia, Museo Mart, Rovereto (2009); Pandora's Boxes, CCCB Museum, Madrid (2009).