Faglia n. 2, 2023
Silvia Giambrone, Faglia n. 2, 2023
Collage digitale. Stampa su carta fotografica
51 x 58 cm
Su uno sfondo di ambiente domestico (la carta da parati, pelle di quelle mura che assorbono le dinamiche delle relazioni familiari) irrompe una faglia, come un terremoto che svela la profondità della rottura celata dalla carta da parati stessa, come un monito: nulla è in salvo, la frattura è in atto, l’irreparabile prima o poi accadrà. Da cosa è provocata la faglia? Dalle relazioni, dal non detto, dall’emotività, dalla fragilità delle mura stesse. Non importa più. Lo stesso presente è compromesso e non si può occultare. La dinamica della frattura anticipa il crollo, i muri non sono fatti per durare in eterno e a volte a farli crollare sono gesti impercettibili, minimi palpiti dell’intimo, che sembrano quasi trovare nel muro stesso la cartografia esatta da compiere perché la faglia avvenga, come una profezia, come elegia dell'inevitabile.
Dietro ogni faglia si può trovare una frase, un verso.