Zanele Muholi
Attivista visuale, umanitaria ed artista impegnata nella documentazione delle vite delle comunità nere lesbiche, gay, bisessuali, transgender, queer e intersessuali del Sudafrica, Zanele Muholi (Umlazi, Durban, 1972) utilizza i pronomi they/them/their (loro, in inglese) per identificarsi.
Nat* a Umlazi, Durban, Muholi attualmente vivono e lavorano tra Durban e Città del Capo. Hanno studiato Advanced Photography presso il Market Photo Workshop a Newtown, Johannesburg, e nel 2009 hanno completato un MFA in Documentary Media presso Ryerson University, Toronto. Ricevono il 19 Settembre 2023 il Dottorato Honoris Causa presso University of Liège, dopo essere diventat* Professore Onorario presso University of the Arts/Hochschule für Künste Bremen nel 2013.
A partire dal 2006, Muholi hanno risposto alla continua discriminazione e violenza affrontata dalla comunità LGBTQIA+ fotografando soggettività nere lesbiche e transgender, dando origine al progetto ritrattistico - ancora in corso - Faces and Phases. La loro auto-proclamata missione è “riscrivere una storia visuale queer e trans nera del Sudafrica affinché il mondo conosca la nostra resistenza ed esistenza all’apice dei crimini d’odio in Sudafrica e oltre”. Questi ritratti di forte impatto fanno parte del contributo di Muholi a una storia culturale sudafricana più democratica e rappresentativa. Attraverso questa potente immagine celebrativa, Muholi sperano di contrastare lo stigma e la negatività associati all’identità queer nella società africana.
La serie Somnyama Ngonyama (Hail the Dark Lioness) cambia punto di vista, con Muholi che diventano sia partecip* che autor* delle immagini. Sperimentando con diversi personaggi e archetipi, questa serie di autoritratti fa riferimento a eventi specifici della storia politica del Sudafrica. Esagerando l’oscurità del proprio tono della pelle, Muholi reclamano il proprio essere ner* e contrappongono le immagini culturalmente dominanti delle donne nere nei media odierni.
Muholi sono impegnat* nell’attivismo educativo, nella sensibilizzazione della comunità e nello sviluppo giovanile. Nel 2009 hanno fondato Inkanyiso (www.inkanyiso.org), un forum per i media queer e visuali (attivisti), e nel 2002 hanno co-fondato il Forum for Empowerment of Women (FEW). Facilitano l’accesso agli spazi artistici per i giovani praticanti attraverso progetti come Ikhono LaseNatali e continuano a offrire workshop di fotografia alle giovani donne nelle township attraverso PhotoXP.
Tra i premi e i riconoscimenti ricevuti figurano Hall of Fame della Toronto Metropolitan University; International Center of Photography’s Spotlights (2022); Spectrum International Prize for Photography (2020); Lucie Award for Humanitarian Photography (2019); Rees Visionary Award di Amref Health Africa (2019); una borsa di studio della Royal Photographic Society, Regno Unito (2018); Chevalier de l’Ordre des Arts et des Lettres della Francia (2017); Mbokodo Award nella categoria Arti visive (2017); ICP Infinity Award for Documentary and Photojournalism (2016); Africa’Sout! Courage and Creativity Award (2016); Outstanding International Alumni Award della Ryerson University (2016); Fine Prize per un artista emergente al Carnegie International 2013; Prince Claus Award (2013); Index on Censorship - Freedom of Expression art award (2013); e il Casa Africa Award per la migliore fotografa donna e il Fondation Blachère Award alla Biennale di fotografia africana Les Rencontres de Bamako (2009).
Una mostra antologica di Muholi ha avuto luogo alla Tate Modern, Londra, Regno Unito (2020-21) e altre mostre personali hanno avuto luogo presso istituzioni come la Maison Européenne de la Photographie, Parigi (2023); il Museo delle Culture (MUDEC) Photo, Milano (2023); National Gallery of Iceland (2022); Kunstforeningen Gl Strand, Danimarca (2022); Institut Valencià d’Art Modern, Spagna (2022); Fotografihuset, Norvegia (2022); Finnish Museum of Photography (2022); Isabella Stewart Gardner Museum, Boston, USA (2022); Bildmuseet, Umeå, Svezia (2021); Gropius Bau, Berlino, Germania (2021); Sprengel Museum, Hannover, Germania (2021); Cummer Museum, Florida, USA (2021); Norval Foundation, Città del Capo, Sudafrica (2020); Ethelbert Cooper Gallery of African and African American Art at Harvard University, USA (2020); Seattle Art Museum, USA (2019); Colby Museum, Maine, USA (2019); Spelman College Museum of Fine Art, Georgia, USA (2018); New Art Exchange, Nottingham, UK (2018); Museo de Arte Moderno de Buenos Aires, Argentina (2018); LUMA Westbau, Zurigo, Svizzera (2018); Fotografiska, Stoccolma, Svezia (2018); Durban Art Gallery: a survey exhibition conceptualised as a homecoming, Kwazulu Natal, Sudafrica (2017); Market Photo Workshop, Johannesburg, Sudafrica (2017); Glasgow School of Art, Scozia (2017); Stedelijk Museum, Amsterdam, Paesi Bassi (2017); Autograph ABP, Londra, Regno Unito (2017); Maitland Institute, Città del Capo, Sud Africa (2017); North Carolina Museum of Art, USA (2016); Standard Bank Gallery, Makhanda, Sud Africa (2016); Gallatin Galleries, New York, USA (2016); Open Eye Gallery, Liverpool, UK (2015); Brooklyn Museum, New York, USA (2015); Akershus Kunstsenter, Norvegia (2015); Einsteinhaus, Ulm, Germania (2014); Schwules Museum, Berlino, Germania (2014); Williams College Museum of Art, Williamstown, USA (2014); e Casa Africa, Las Palmas, Spagna (2011). La serie Faces and Phases è stata esposta al Padiglione sudafricano della 55a Biennale di Venezia (2013), a dOCUMENTA 13 (2012) e alla 29a Biennale di San Paolo (2010).
Muholi hanno esposto a May You Live in Interesting Times, la 58a Biennale di Venezia (2019), hanno prodotto un progetto urbano intitolato Masihambisane - sul Visual Activism per Performa 17, New York, USA (2017) e hanno partecipato alle mostre inaugurali dello Zeitz Museum of Contemporary Art Africa, Città del Capo, Sudafrica.
Muholi hanno esposto in numerose mostre collettive in tutto il mondo, tra cui la 22esima Biennale di Sydney; Fotografiska, New York, Stati Uniti; Guggenheim, New York, Stati Uniti; Montreal Museum of Fine Arts, Canada; Museum of Contemporary Photography, Chicago, Stati Uniti; National Gallery of Victoria Triennial, Melbourne, Australia; Guggenheim Bilbao, Spagna; LUMA, Arles, Francia; S. M.A.K. Ghent, Belgio; Fondation Louis Vuitton, Parigi, Francia; Kulturhistorisk Museum, Oslo, Norvegia; The Walther Collection, Ulm, Germania; e Museo Amparo, Messico, tra gli altri.
Muholi hanno vinto il 2019 Best Photography Book Award della Kraszna-Krausz Foundation per Somnyama Ngonyama: Hail, The Dark Lioness (Aperture), e sono stat* selezionat* per il 2015 Deutsche Börse Photography Prize per la pubblicazione Faces and Phases 2006-14 (Steidl/The Walther Collection). Altre pubblicazioni includono Zanele Muholi: African Women Photographers #1 (Casa Africa e La Fábrica, 2011); Faces and Phases (Prestel, 2010); e Only half the picture (Stevenson, 2006).