Elizabeth Povinelli / Karrabing Film Collective
Elizabeth Povinelli (Buffalo, 1962), è una teorica critica e regista. I suoi scritti critici si sono concentrati sullo sviluppo di una teoria critica del tardo liberalismo colonizzatore che sostenesse un'antropologia dell'altrimenti. Questa teoria potenziale si è sviluppata attraverso cinque libri, numerosi saggi e trentacinque anni di collaborazione con i suoi colleghi indigeni dell'Australia settentrionale, tra cui, più recentemente, sei film che hanno creato come membri del Karrabing Film Collective.
Geontologie: A Requiem to Late Liberalism è stato premiato nel 2017 con il Lionel Trilling Book Award e The Cunning of Recognition è stato nominato Art Forum Best Book of the Year.
I film di Karrabing sono stati premiati con il Visible Award 2015 e il Cinema Nova Award 2015 per il miglior cortometraggio di fiction, al Melbourne International Film Festival, e sono stati proiettati a livello internazionale, tra cui il Forum Expanded della Berlinale, la Biennale di Sydney, il MIFF, la Tate Modern, documenta-14, la Contour Biennale e il MoMA PS1.
Il Karrabing Film Collective è un gruppo indigeno che usa il cinema e altri media per interrogare le condizioni di disuguaglianza degli aborigeni nel Territorio del Nord in Australia. Il termine karrabing, che significa “bassa marea” nella lingua Emmiyengal, si riferisce a una forma di collettività al di fuori dei vincoli di proprietà della terra imposti dal governo. Il gruppo è costituito da un mix intergenerazionale di più di cinquanta membri della comunità Belyuen, oltre che alla teorica Elizabeth Povinelli, che lavora con la comunità dal 1984. Il Karrabing Film Collective invita gli spettatori ad osservare i mondi in collisione degli esseri umani e dei loro antenati più-che-umani, al fine di proporre una riflessione sui processi di colonizzazione tuttora in corso. Il progetto presenta un panorama che si estende dalle odierne Alpi italiane alla palude salata dell’odierna regione australiana del Top End del Territorio del Nord, territorio ancestrale dei membri di Karrabing. Weather Reports sintetizza cinque secoli di storia per evocare i drammatici sconvolgimenti ecologici e cartografici con cui l’Europa ha affermato il proprio controllo sul destino di territori, terre e popoli. Partendo da una serie di mappe sovrapposte di Sebastian Münster (1488-1552), Dirk Hartog (1580-1621), John Stockdale (1749-1814) e Huang Yu Quan Tu (1708-1718 circa) e concludendo con i flussi materiali, ecologici e sociali prodotti dalla tecnologia predittiva dei big data, Weather Reports svela come la visione coloniale riesca al contempo a perfezionare la propria cartografia e distruggere mondi. Mermaids, Mirror Worlds presenta un’immagine dei possibili futuri che scaturiranno dalla tossicità industriale. Nello schermo di sinistra scorrono le affermazioni delle multinazionali del capitale tecno-ecologico che estraggono risorse dalla terra sempre più aggressivamente, mentre sullo schermo di destra è presentata la storia di un giovane indigeno, rapito da bambino per far parte di un esperimento medico volto a salvare la razza bianca, che viene rilasciato ed entra a far parte del mondo ancestrale della sua famiglia. The Inheritance e Same same, separate separate affrontano storie di espropriazione dal punto di vista dell’Europa e dell’Australia indigena. Petroleum Dreaming, A Montage e Beds are Burning guardano agli effetti dell’indifferenza nei confronti dei saperi indigeni. Attraverso queste realtà multiple e in collisione, Karrabing chiede di considerare la relazione di ciascuno di noi con queste storie del presente.
In Same Same, separate separate membri del Karrabing Film Collective spiegano come il “riconoscimento” da parte dello stato australiano dei diritti degli indigeni sulle loro terre, a partire dal Land Rights Act del 1976, sia stato fondato su teorie antropologiche riduttive e su un sistema di riconoscimento che ha diviso i gruppi indigeni imponendo rivendicazioni territoriali basate sulla proprietà privata. I membri del Karrabing si riconoscono come un solo mob (comunità), pur mantenendo le identità dei loro clan con le loro rispettive storie e antenati. Petroleum Dreaming, A Montage di Elizabeth Povinelli sovrappone found footage che documenta la South Coast Line in Australia, fuoriuscite di petrolio in Nigeria e materiali promozionali della multinazionale Eramet e della Shell Corporation. Il titolo del video si riferisce simultaneamente alle fantasie delle multinazionali e al concetto di Dreaming o Dreamtime, che indica il tempo in continua progressione della creazione indigena. Beds Are Burning è un video che accompagna una cover di Julia Stone, cantautrice che ha pubblicato un album intitolato Songs for Australia nel 2020 per aiutare le operazioni di soccorso a seguito degli intensi incendi che hanno avuto luogo in quello stesso anno nel Paese. Il testo di Beds are burning, una canzone originariamente pubblicata dalla rock band Midnight Oil nel 1987, è stato scritto dai membri del Karrabing.