Badiucao
Badiucao (Shanghai, 1986) si è affermato sulla scena internazionale grazie ai social media, attraverso i quali diffonde il suo messaggio in tutto il mondo - il suo account twitter @badiucao è seguito da oltre 100mila persone - e sfida costantemente il governo cinese e la censura.
La sua vocazione artistico-politica nasce nel 2007 quando, studente di legge all'Università di Shanghai, vede il documentario The Gate of Heavenly Peace, un film clandestino diretto da Carma Hinton e Richard Gordon sulle proteste di Piazza Tienanmen. L'artista matura la ferma decisione di schierarsi in prima linea contro ogni forma di controllo ideologico e morale esercitato dal potere politico, a sostegno della trasmissione di una memoria storica non condizionata. Il suo impegno politico si esprime, infatti, attraverso la creazione di campagne partecipative, manifesti in luoghi pubblici, illustrazioni e attività online, spesso costruite con un linguaggio visivo che evoca ironicamente la propaganda comunista in chiave Pop, riproducendone lo stile grafico, i colori e i toni.
Grazie ai social media e alle campagne di comunicazione da lui organizzate, Badiucao, che vive in Australia, ha portato avanti le proprie attività di resistenza diventando l'unico canale non filtrato dal controllo governativo in grado di trasmettere le storie dei cittadini di Wuhan durante il lockdown del 2020. Nello stesso anno è stato insignito dalla Fondazione per i diritti umani del Premio Václav Havel per il dissenso creativo, destinato agli artisti che denunciano creativamente gli inganni delle dittature.
Attualmente le sue opere sono esposte presso il DOX Centre for Contemporary Art, Praga, in una mostra personale intitolata "MADe IN CHINA", curata da Elettra Stamboulis.