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THE ANGLE OF GOD
Blue and Joy
Inaugurazione / July 27th 2013 / 5.17 pm
27 Luglio – 14 Settembre
curata da Chiara Guidi
Claudio Poleschi Arte Contemporanea e prometeogallery di Ida Pisani, sono lieti annunciare che Sabato 27 luglio dalle ore 16.30 alle ore 18, nella Chiesa di San Matteo, a Lucca, inaugura “The Angle of God”, la personale dei Blue and Joy, ideata e realizzata per questo spazio, a cura di Chiara Guidi.
Fra le 16.30 e le 18.00 sarà visibile a occhio nudo, “The Angle of God”, l’opera che da il titolo all’esposizione. Si tratta di un lavoro percepibile da tutti i fruitori presenti, senza avvalersi di nessun strumento tecnico o tecnologico, o di uno specifico effetto speciale, ma solo attraverso l’opera che ha il privilegio di avere in sé il dispositivo dell’azione. Infatti agirà e sarà attiva in determinati momenti e, per brevi intervallo di tempo.
Installata sul pavimento della chiesa, nella navata centrale, quando la luce filtrerà dal rosone e si rifrangerà sull’opera e si paleserà come una vera epifania. Tre rotondi e caleiodoscopici specchi, che segmentati, infranti e dipinti, genereranno visioni dai suoi stessi frammenti, e questo permetterà di vedere sulla parete opposta , la stessa immagine di luce e colore, in tre momenti diversi, nelle tre diverse “fasi solari”.
“The Angle of God”, è un dispositivo riflettente e cromaticamente rivelatore, e nel suo essere un archetipico mandala, annuncia la presenza divina nella stessa luce sia della creazione, sia della visione.
Un angolo immateriale, vibrante, che come una sorta di letterario “raggio verde”, sarà il performativo atto di una scultura che posizionata sul pavimento irradierà la propria immagine che ora, quasi miracolosamente, coincide con il suo stesso messaggio.
Blue and Joy, hanno calcolato che il sole, il giorno 27 luglio, fra le 16.30 e le 18 sosterà nella chiesa, e lavorando sul movimento del raggio, hanno potuto ideare questo inedito progetto che prevede anche la presenza di altre opere recenti che contraddistinguono la loro ricerca.
Saranno presenti infatti i loro mosaici extra-bizantini, di pillole, bassorilievi di grande formato su masonite, che rappresentano i segni di interpunzione del dialogo scritto, mentre le stesse pillole creeranno anche corridoi per i visitatori, passerelle allusive sul significato linguistico e artistico delle capsule, ora presentate svuotate e colorate. L’installazione dei paper planes, i metallici aereoplanini, in Omaggio agli “Aerei” (1977) di Boetti, che atterrano in modo orizzontale sulla parete, imperneandosi, dietro l’abside; oltre i maxi allumini dei bloc-notes che, con i caratteri della macchina da scrivere e/o quelli della calligrafia delle penne bic o dei pennarelli tratto marker, riproducono appunti privati, sul destino, sul domani, sul futuro, sull’arte. Un prontuario di riflessioni intime, di sogni e di sentimenti meditati “ad alta voce”, e dichiarate in modo manifesto, diretto, come dei veri “instant thought “, così i Blue and Joy formulano la loro confidenziale estetica, e il messaggio diviene simultaneamente il loro fare.