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It Begins with You and Me
Edson Luli
Testo critico di Elsa Barbieri
inaugurazione 17.06.2021 dalle 11 alle 20.30
18.06 - 30.07.2021
Prometeo Gallery Ida Pisani inaugura il 17 giugno It Begins with You and Me, la seconda mostra personale di Edson Luli (Scutari, 1989). L’artista albanese, che ha di recente partecipato a Resisting the Trouble – Moving Images in Times of Crisis, a cura di Leonardo Bigazzi per VISIO - Schermo dell’Arte, torna protagonista negli spazi della galleria dopo This Exhibition Will Have a Title Soon (2017) e I don’t Know. Let’s see! (Online show, 2020), proponendo un nuovo corpus di opere che si avvicina alla molteplicità (in)coerente e vibrante che è parte della vita contemporanea.
It Begins with You and Me non promuove una visione esclusiva dettata da un punto di vista isolato, al contrario la modalità con cui è stata immaginata da Luli influenza direttamente la posizione del pubblico rispetto a essa, concorrendo alla creazione di una nuova narrativa che, appunto, “inizia con te e me”. Il percorso espositivo, ipnotico, lento e cadenzato, si articola su due piani, in equilibrio tra pieni (tempo della percezione) e vuoti (tempo della riflessione), prendendo vita con installazioni e opere neon e video levigate dallo stile artistico dell’artista.
La mostra è innanzitutto un terreno fertile di stimoli che mettono lo spettatore nella condizione di confrontarsi con se stesso e decidere se entrare nelle opere, partecipando al loro stato di concentrazione, o guardarle nel vortice del qui e ora. “Possiamo allora leggerle come un insieme di schemi concettuali di valenza preparatoria e istruttoria diretti a successivi esperimenti behavioristici” - scrive Barbieri per suggerire che le opere iniziano ogni volta un dialogo, sempre diverso e mai mera copia, con le azioni di chi guarda, attivando il tempo, lo spazio e la presenza corporea dello sguardo.
It takes two to know one e Fragmented chairs produce fragmented thoughts sono il risultato di un’interazione tra idea e azione. Non riproducono il quotidiano ma sottolineano le dinamiche relazionali di cui partecipano e, innestando un dubbio, stimolano un “ri-arrangiamento critico e personale di elementi e relazioni”. organism-as-a-whole-in-enviroment, Life-Death e Looking through a translucent surface impegnano la realtà lasciando emergere con chiarezza che spesso ciò che si percepisce come reale e immediato è un rapporto, sapientemente mediato, tra esperienza e medium. Inedite, e al contempo manifestazioni visivamente concrete del percorso di Luli, ovvero da dove arriva e in che direzione sta andando, queste opere sono a tutti gli effetti quadri di riferimenti contemporanei che impongono un processo di memoria e di critica del presente. In mostra, per la prima volta, anche l’opera finalista al Premio Cairo (2019) L’assenza delle parole nella struttura del silenzio, emblematica dell’epoca di addomesticazione del vissuto, fortemente rumorosa, che viviamo sì con la fobia del silenzio ma anche con la consapevolezza che ci sarà sempre qualcosa che aspetta la nostra attenzione (… is awating your attention) e al contempo qualunque cosa sarà intorno a noi per distoglierla (Including this).
Poetica e raffinata, in un certo senso anche imperativa, It Begins with You and Me inizia e si conclude, non per caso, con l’opera What are you looking for?: anche dove sembra esserci un senso di cose delineate, Luli ammonisce di fatto a preoccuparsi di che cosa stiamo cercando, “prima che di nuovo tornino il rumore e la velocità, prima di scivolare di nuovo dentro la vita”.