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BREAK AND TAKE
David Ter-Oganyan
24 Gennaio – 19 Marzo 2006
Opening: 24 Gennaio 2006 ore 19.00
Prometeogallery di Ida Pisani via Ventura 3, Milano
A cura di Marco Scotini
Con il titolo volutamente provocatorio Break and Take apre il secondo appuntamento della neonata Prometeogallery di Ida Pisani di Milano, dopo la mostra di Regina José Galindo.
Chi invita a distruggere l’ampia vetrata della galleria lungo Via Ventura e a saccheggiarne l’interno è David Ter-Oganyan, emergente ma già affermato artista russo (classe 1981) alla sua prima personale italiana. Questo nuovo progetto, che inaugura martedì 24 gennaio, raccoglie foto, video, tele e stickers realizzati appositamente per l’occasione.
Se a prima vista le composizioni geometrico astratte di David Ter-Oganyan, appaiono come una diretta citazione – anche se in versione pop – del suprematismo di Malevich o della grafica di El Lissitskij, in realtà si scoprono essere mappe operative: schemi tattici di azioni terroristiche, apparati di cattura, o ancora, possibili piani di sicurezza. Sono incroci urbani, piante di edifici, diagrammi tratteggiati, postazioni militari. Quel deserto dove nulla è riconoscibile dei manifesti suprematisti viene “dirottato” da David Ter-Oganyan, attraverso una pratica contestataria e interventista, in uno spazio dominato dal potere.
Viceversa, da anni l’artista dissemina in musei e spazi pubblici con strani oggetti, ogni volta diversi ma sempre collegati ad un timer, che sembrano bombe ad orologeria. Negli angoli vuoti oppure abbandonati sul pavimento, collocati in posizioni poco visibili, tali oggetti diventano il segno di una possibile minaccia, spargono insicurezza, mettono alla prova il nostro comportamento. Questi congegni pseudoterroristici non sono altro che ordinari prodotti alimentari come popcorn, bottiglie di Coca Cola, forme di formaggio o confezioni di spaghetti: il detonatore è falso e This is Not a Bomb ne è l’etichetta. Durante Prague Biennial, nel 2003, non furono pochi i problemi che queste “bombe” crearono alla polizia locale ma pare che, ogni volta, questi oggetti innocui costituiscano una sorta di pericolo.
Pittore dello stato di eccezione ed esponente di un’estetica del sospetto, David Ter-Oganyan mette in scena una critica radicale, e talvolta estrema, delle più significative sindromi del nostro tempo soprattutto di quei fattori che determinano la coscienza generale del pubblico come la paura di un nemico invisibile, il terrorismo, la guerra, l’antiglobalismo e la critica al capitalismo. I suoi ritratti sono quelli dei terroristi ceceni o degli uomini politici come Putin, del primo ministro Fradkov; i suoi temi ricorrenti sono gli scontri urbani da Praga 2000 alle banlieu parigine del 2005. Al crack finanziario russo dell’ Agosto 1998 Ter-Oganyan, assieme ad Alexander Korneev, risponde rubando libri nei negozi: alla cultura non si può rinunciare!
Noto per aver ricevuto il famoso premio russo Black Square e per le partecipazioni alla Biennale di Mosca e a Prague Biennale 2, David Ter-Oganyan è reduce dalla Triennale di Torino curata da Francesco Bonami e Carolyn Christov Bakargiev. David Ter-Oganyan è tra i membri fondatori del gruppo Radek Community di cui fa parte fino al 2005 e con cui partecipa a Manifesta 4, alla Biennale di Venezia, a Prague Biennale 2 e a altre importanti esposizioni.