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A GLIMPSE INTO THE FUTURE
Edson Luli
Testo critico di Elsa Barbieri
Inaugurazione
giovedì, 18 maggio, 2023
dalle 18.00 alle 21.00
19.05 - 23.06.2023
PROMETEO GALLERY IDA PISANI, Milan
Via Privata G. Ventura 6 - Via Massimiano
20134 Milan
Prometeo Gallery Ida Pisani guarda all’impatto del genere umano sulla natura e al suo tentativo di controllarlo con la mostra A Glimpse into the Future di Edson Luli (Shkoder, 1989), accompagnata da un testo critico di Elsa Barbieri.
Due anni dopo It Begins with You and Me, che si avvicinava alla molteplicità (in)coerente e vibrante che è parte della vita contemporanea, Luli propone ora un nuovo corpus di opere che stimola il confronto con l’impatto che la nostra società ha sull’ambiente: salvare il pianeta è un atto fondamentale per la sopravvivenza umana, ma il pianeta può salvarsi? E ha bisogno di noi?
Fedele alla sua capacità di fornire quadri di riferimenti contemporanei che impongono un processo di critica del presente, Luli approda alla larga scala trasformando l’ambiente della galleria in uno spazio che, al contempo, è opera d’arte e si presta facilmente a diventare metafora: carichi di significati nascosti e al contempo limpidi come specchi, i lavori in mostra assurgono a prototipo del futuro.
Al piano superiore, l’opera A Piece of Sky for Future Generations è pensata come unica fonte di luce proveniente da sette blocchi di Led prefabbricati, sospesi dal soffitto, decorati dall’immagine di un cielo nuvoloso. Questi blocchi, o forme, tipiche del gioco del Tetris, contribuiscono allo sviluppo verticale di un ambiente che sincronicamente si espande anche in direzione orizzontale con tre schermi monolitici, di dimensioni differenti, che mostrano tre avvincenti sfide di Tetris (Don’t blame yourself! It’s just a game.). In un avvincente gioco di prospettiva, sugli schermi i tetramini che cadono depositandosi sul fondo o su altri blocchi già depositati si richiamano a quelli sospesi cosicché quando si viene a creare un blocco di cielo senza interruzioni, è il cielo stesso a sparire. L’intervento visuale di Luli è determinante per comunicare ed evocare nel pubblico una configurazione al limite tra realtà e rappresentazione in cui lo scontro tra agentività umana e inumana si intensifica nel micro universo di suoni - tipici del gioco - diffusi nell’ambiente.
Nel passaggio al piano inferiore, una nuova fonte di luce - delle bottiglie d’acqua riciclate, piene e illuminate a led - è proposta in relazione allo spazio, trasformato in un deserto con la sabbia da esso proveniente. Partecipativa per sua natura, l’opera Footsteps Towards the Future invita a essere attraversata, lasciando ognuno la propria orma su quella sabbia, come a richiamare l’impronta che si dà alle bottiglie d’acqua in plastica prima di buttarle. Attraverso queste bottiglie, unico strumento che abbiamo per vedere e conseguentemente capire dove ci troviamo, Luli evidenzia quanto il mondo abbia sempre più sete, ma soprattutto prototipa un nuovo modello di rinnovabilità e sostenibilità che, aderente alla sua ricerca, cortocircuita ciò che crediamo. Il gesto con cui si butta una bottiglia, decretandone la sua fine, è per Luli sinonimo di un nuovo uso e di una nuova pienezza. Di nuovo, in gioco, è l’agentività, che viene esplorata da un punto di vista di variazioni, quindi di contingenza e dunque inevitabilmente di libertà di azione.
Il discorso che Luli avvia con la nuova mostra è frutto di un articolato processo di ricerca di cui un primo e riconosciuto avvio è datato marzo 2020. Si tratta dell’opera Now, 1.3.2020, un’installazione di 10 stampe a getto d’inchiostro su carta cotone che guarda ai cambiamenti climatici e ambientali in relazione al pensiero umano. L’opera, esposta nello spazio divisorio tra il primo e il secondo ambiente della mostra, è assumibile come la manifesta richiesta, da parte dell’artista, di una riflessione consapevole: il nostro modo di pensare frammentato è la causa principale della nostra società, che consideriamo usa e getta.
L’agentività umana che assume una centrale importanza a livello concettuale - sopra nella forma di game control, sotto secondo un ricalcolo del percorso - trova corrispondenza formale nel costante e doppio registro - al limite tra luce e oscurità, vita e morte - da cui emerge, non casualmente, un’idea di frammentazione che è comune al gioco come al reale: sono migliaia di anni che l’uomo si esercita a sfidare il circostante distruggendo e rimodellando, nel regno del concreto come in quello del ludico. A Glimpse into the Future invita a concentrarsi sulle sfide che ci attendono, per evitare di ritrovarci davanti ad un futuro irriconoscibile.
Biografia
Edson Luli (Scutari, 1989) è un artista contemporaneo che vive e lavora a Milano, il cui lavoro si confronta con la complessa interazione tra ontologia ed epistemologia. La pratica di Luli esplora il rapporto tra osservatore e osservato, interrogando i modi in cui le nostre percezioni ed esperienze sono modellate dal linguaggio e dalla cultura.
Al centro del lavoro di Luli c’è una profonda preoccupazione per il ruolo del pensiero nel plasmare il nostro mondo. Per Luli, il pensiero non è semplicemente un riflesso passivo della realtà, ma una forza attiva che modella e crea il mondo che ci circonda. Attingendo alla sua formazione in Nuove Tecnologie dell’Arte e in Cinema e Video, Luli invita gli spettatori a partecipare a un processo di esplorazione e osservazione, sondando i confini di ciò che significa pensare e percepire in un mondo complesso e in rapida evoluzione. Attraverso la sua pratica, Luli offre una potente critica ai modi di pensare problematici e conflittuali che dominano la società contemporanea, invitando a un rinnovato impegno verso l’esplorazione e l’indagine aperta.
Le opere di Luli sono state esposte in gallerie e musei nel mondo, tra cui: “War is sweet to those who have never experienced it”, Fondazione MACC, Calasetta, 2022; ”It Begins With you and Me”, (solo show), Prometeo Gallery Ida Pisani, Milano, 2021; “Back and Forth, Again”, Black Box Genesis, Vaasa, Finlandia, 2021; “Resisting the Trouble – Moving Images in Times of Crisis”, VISIO - Schermo dell’Arte, Manifattura Tabacchi, Firenze, 2021; “I don’t know. Let’s see!”, (solo show) Prometeo Gallery Ida Pisani. online gallery space, 2020; “ARCADIA E APOCALISSE, Paesaggi italiani in 150 anni di arte, fotografia, video e installazioni”, PALP, Pontedera, 2019; “Premio Cairo XX”, Palazzo Reale, Milano, 2019; 16a edizione della Biennale Internazionale di Fotografia e Premio “Gjon Mili” a cura di João Ribas, Galleria Nazionale di Kosovo, Prishtina, 2019. Heavenly Creatures - Strategies of Being and Seeing, Kunsthalle West Lana, Bolzano, 2019; “L’Arte nei Pixel. Videoart & Arte Contemporanea”, Lucca Film Festival, Lucca, 2018; “This Exhibition Will Have a Title Soon” (solo show), Prometeogallery di Ida Pisani, Milano, 2017; “Mediterranea 18 Young Artists Biennale”, Tirana e Durres, 2017; “Media Art Festival”, Museo MAXXI, Roma, 2017; “22nd International Onufri Prize”, Galleria Nazionale dell’Arte, Tirana, 2016; “Tirana Film Festival, Tirana, 2016; “Milano Film Festival”, Milano, 2015; “The rhythm of art lies somewhere in between”, Bienal del Fin del Mundo IV, Chile, 2015.